venerdì 8 luglio 2016

Recensione Il problema è che ti amo di Jennifer L. Armentrout



L'amatissima Jennifer L. Armentrout, conosciuta anche come J. Lynn, torna a farci emozionare con Il problema è che ti amo, young adult autoconclusivo edito dalla Casa editrice Nord. Anche questa volta l'autrice non delude i suoi lettori, regalando emozioni forti e una storia indimenticabile.

Trama
Da quattro anni, il silenzio è lo scudo che la protegge dal resto del mondo. Circondata dall'affetto dei nuovi genitori adottivi, Mallory Dodge ha cercato di superare i traumi del passato, di convincersi di non avere più bisogno di essere invisibile, ma le cicatrici dell’anima bruciano ancora e non le permettono di dimenticare. Ecco perché dover frequentare l'ultimo anno di liceo in una scuola pubblica, dove sarà costretta a uscire dal guscio, la terrorizza. Tuttavia è proprio a scuola che accade l’inaspettato: tra i suoi nuovi compagni c’è Rider Stark, l’unico raggio di sole nella sua infanzia da incubo, il ragazzo che in più di un'occasione l'ha protetta dalla violenza del padre affidatario. Rider però è cambiato: ha un atteggiamento arrogante, una pessima reputazione e pare che sia invischiato in una rete di cattive compagnie. Anche se, dietro quella maschera da sbruffone, Mallory riconosce ancora il suo eroe d’un tempo… un eroe per di più molto affascinante. Eppure gli anni trascorsi lontano da Mallory hanno segnato profondamente Rider, che ben presto si troverà davvero nei guai. E Mallory sarà la sola a poter fare la differenza. Ma riuscirà a far sentire la propria voce e a battersi per il ragazzo che ama, o la paura la farà tacere per sempre?

Sono senza parole, in senso decisamente positivo, non credo di esagerare dicendo che la Armentrout ci ha regalato un altro piccolo capolavoro. Non so come ci riesce, nella serie Ti aspettavo, ci ha regalato personaggi bellissimi, con un passato difficile, spesso accomunati dalla paura di amare e di essere amati; ma questa volta, secondo me, si è anche superata. Non ha solo il potere di scrivere storie d'amore emozionanti, ma di farci entrare in sintonia con i suoi personaggi. Anche i personaggi secondari sono fantastici, non ditemi che, per esempio, non avete amato Jayden. 
Insomma, penso sia chiaro che lei sia una delle mie autrici preferite, aspettavo con ansia questo romanzo, le mie aspettative erano molto alte e non sono state assolutamente deluse, anzi, probabilmente addirittura superate. Chi altro poteva far sembrare romantico il soprannome "Pesce" (nella versione originale è "Mouse", in ogni caso una scelta bizzarra di animale)?!


La storia tra Mallory e Rider è coinvolgente, drammatica e romantica, ma credo che il punto forte di questo libro sia il personaggio di Mallory. Ho sofferto con lei durante i primi giorni di scuola, ho gioito per i suoi piccoli traguardi, l'ho seguita passo passo nel suo percorso, durante il cambiamento e l'accettazione. Mi è entrata nel cuore e difficilmente ne uscirà. E tutte sappiamo che è molto più facile che sia un personaggio maschile a conquistarci (con questo non voglio assolutamente togliere niente a Rider, ho amato moltissimo anche lui).

Avevo dimenticato tutto. Perché non era così importante. C'era qualcosa di più importante. Vivere la mia vita.

Il libro parla di tematiche importanti, come la violenza sui minori e le conseguenze che causa, i problemi dell'affidamento, la delinquenza, le seconde possibilità, il bisogno di sentirsi amati, il sentirsi meno degli altri, lo fa con rispetto, in maniera credibile e toccante. E' un libro che fa riflettere, che non è solo un romanzo rosa. Mi sono piaciuti molto i pensieri sul "per sempre", sul suo significato positivo, ma anche negativo... il titolo originale, The problem with forever, è effettivamente azzeccatissimo. Non mancano neanche le lacrime, ma questa non è assolutamente una novità, i suoi lettori lo sanno bene. A proposito di lacrime, un brutto presentimento mi ha accompagnata per gran parte del libro e purtroppo non è rimasto solo un presentimento (questo, cara Jennifer, non me lo dovevi fare!).

Come in ogni storia che si rispetti, non è solo Mallory ad evolversi nel corso delle pagine, anche il personaggio di Rider ha le sue problematiche, il passato ha segnato anche lui, anche se in modo forse meno evidente. I due hanno vissuto la stessa infanzia, erano entrambi stati affidati alla stessa "famiglia" e per 10 anni Rider ha protetto la sua "Pesce", l'ha salvata dalle botte, l'ha rassicurata, l'ha amata, fino a che un giorno gli è stata portata via. Tutti i ricordi del passato sono strazianti, un bambino di 6 anni, forte e coraggioso, che promette di proteggere per sempre una bambina di qualche mese più piccola di lui... io sono crollata. I due si incontrano per caso, dopo 4 anni in cui sono stati tenuti lontani, sono cambiate molte cose, ma le più importanti sono rimaste com'erano. Lui sente sempre il bisogno di proteggere la persona più importante, capisce perché Mallory non riesce a parlare, ad esprimersi con gli altri. ma quello che capisce lei è che adesso è suo il compito di salvare Rider, di aiutarlo. 

Devo ammettere che la trama è stata un po' fuorviante per me, leggendola mi ero fatta un'altra idea di Rider... invece è un ragazzo dolcissimo, che ama profondamente, anche se non se stesso. L'autrice ha poi fatto una scelta che mi ha piacevolmente colpita, una cosa che non si legge mai, e che, se possibile, mi ha fatto apprezzare questo personaggio ancora di più.

"So che meriti di più, ma voglio diventare una persona migliore. Per te." Si fermò davanti a me e parlo a voce più bassa: "Ecco perché ti chiedo quello che sto per chiederti". Senza più fiato lo guardai negli occhi. "Cosa vuoi chiedermi?" Gli guizzò un muscolo sul mento. Fece un respiro. "Posso baciarti?"

Vorrei parlare di quanto mi sia piaciuto questo libro ancora per ore, ma non mi sembra il caso. Quindi, in conclusione, devo dirvi che qualcosa che ho odiato di questo libro c'è: finisce. Davvero, è quel genere di storia che vorresti non terminasse mai. Sento il bisogno di sapere che faranno Mallory e Rider a 20 anni, 40, 60, voglio conoscere tutta la loro storia. Ma accontentiamoci dell'epilogo, giusto, ma che arriva troppo presto. 
Ovviamente, vi consiglio questo libro e, se ancora non la conoscete, questa autrice!

A presto!

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