mercoledì 21 settembre 2016

RECENSIONE: Il club delle seconde occasioni di Dana Reinhardt


Ciao a tutti! Oggi vi parlo di un nuovo young adult edito da De Agostini. Si tratta de Il club delle seconde occasioni di Dana Reinhardt e, già dalla copertina molto invernale, sembra essere il libro adatto per dire addio all'estate.

Trama
Cosa c’è di peggio che essere scaricati di punto in bianco dalla ragazza che si ama
disperatamente? Niente, River Dean ne è convinto al cento per cento. Perché è proprio quello che gli è capitato in un inaspettato pomeriggio di fine primavera: Penny l’ha mollato, senza una parola, una spiegazione. E senza nemmeno un passaggio a casa. Se n’è andata, lasciandolo da solo, a piedi, dall’altra parte di Los Angeles. River si mette quindi in cammino, deciso ad autocommiserarsi per il resto dei propri giorni. Finché un’insegna richiama la sua attenzione. Un’insegna che promette una Seconda Occasione a chiunque abbia il coraggio di mettersi in gioco. L’insegna di un gruppo di supporto per ragazzi problematici. Senza pensarci due volte, River si unisce al club. È pronto a tutto pur di guadagnarsi la sua seconda occasione. Anche a mentire spudoratamente e a innamorarsi, di nuovo.

River è l'opposto del classico protagonista maschile a cui siamo abituati. E' un ragazzo normale che è appena stato lasciato dalla ragazza che ama e che, per questo, cade nel vortice della depressione. L'unica via d'uscita, che lui vede come un segno, è il "club delle seconde occasioni", un gruppo di supporto per ragazzi che soffrono di un qualsiasi tipo di dipendenza. Quando si accorge che i problemi degli altri ragazzi sono molto più seri, si sente in imbarazzo e, preso alla sprovvista, finge di essere un tossicodipendente, non rivelando che la propria dipendenza è rappresentata da una ragazza. Ma ormai una bugia porta ad un'altra e uscire da questo circolo vizioso è sempre più difficile.
"[...] Mi fa venire voglia di trovarli, lo spazio e il tempo, perché mi sento... bene quando sto con te."
River è un bugiardo, mente alla sua famiglia, ai suoi amici, ai ragazzi del club e al suo nuovo "amore". Ma è impossibile odiarlo, anzi, non si riesce proprio a non fare il tifo per lui. E' un adolescente un po' sfigato, completamente dipendente dalla sua, ormai ex, ragazza, tanto da rimanere letteralmente a piedi dopo essere stato mollato. Del resto, che senso ha prendere la patente in una città come Los Angeles quando la tua ragazza può scarrozzarti in giro?

Io lo definirei un romanzo di crescita. River, grazie all'aiuto del gruppo, degli amici e della famiglia, capisce che la vita non finisce dopo una rottura, che quello che sembra il grande amore non lo è se ti fa "abbandonare" gli amici di sempre e se annienta la tua personalità. Ma soprattutto insegna che esistono le seconde occasioni e che bisogna coglierle.
QUI: C'è Daphne sotto un arcobaleno. 
QUESTA: E' l'immagine della felicità.
ORA: Ho bisogno di baciarla. 

E' una lettura leggera, ma che nasconde importanti spunti di riflessione. E' trattato, senza troppe pretese, un tema delicato come la dipendenza, descritta in molte forme diverse. Anche in questo caso ho trovato leggerezza, ma non superficialità. C'è anche un po' di componente romantica, che non guasta mai, ma che non è al centro del romanzo. Ed è proprio per questo che, secondo me, il finale è perfetto così com'è.

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